giovedì 23 agosto 2012

PRESUPPOSTI.

Nel 2009, quando decisi di “accademizzare” le mie conoscenze soltanto pratiche, avevo un’esperienza esclusivamente come esperto ascoltatore iniziata trent'anni prima: sapevo non solo distinguere i parametri costituenti un brano musicale (*):

dinamica:
rappresenta la capacità della registrazione di restituire correttamente l’espressione che il musicista o i musicisti affidano alle variazioni di volume del loro o dei loro strumenti, ovvero la capacità della registrazione di restituire i pianissimi e i fortissimi passando dagli uni agli altri, e viceversa, con una gamma di volumi intermedi più o meno ricca;
palcoscenico sonoro:

la capacità di un'incisione di restituire la sensazione di percezione tridimensionale dello spazio all'interno del quale è avvenuto l'evento sonoro;
equilibrio tonale:

l'aderenza o meno del 'timbro' di un'insieme di suoni registrati al timbro che questi posseggono nella realtà;
dettaglio:
la capacità di una registrazione di fornire più o meno confusamente ogni singolo strumento e, di questo, la sonorità e le altezze durante i fraseggi;

ma anche cogliere il modo con cui lo strumento veniva suonato e se ciò aveva delle potenzialità per rendere valido il brano musicale. Semplicemente ascoltando; una sorta di gusto musicale, di “talent-scoutismo”.
Nella seconda metà degli anni 70 la cosa era alquanto facile dal momento che il materiale sonoro e gli impianti da cui uscivano erano molto più di qualità rispetto a quelli di adesso. E soprattutto, riguardo i cosiddetti hi-fi, erano molto più grossi (in particolar modo le casse - i diffusori o altoparlanti), condizione ideale per diffondere un suono come si deve.
 Dovevo quindi andare alla ricerca di materiale autorevole preesistente (articoli di quotidiani e riviste, libri, testi scolastici, enciclopedie, internet) e combinarlo in modo che andasse d'accordo con le mie competenze e le mie idee, per dare ad esse un peso maggiore. 
C'era da mettere quello che già esisteva, creato dagli “sprovveduti competenti”, sotto una diversa prospettiva. Raccogliere e mettere in relazione.

Perché?

I sentori venivano un po' da varie parti, nessuno in modo particolare: le intermittenti dichiarazioni della crisi della musica, del disco, delle caste nel mondo (e non solo) classico, della criminalizzazione degli hosting che erano pieni di CD di mp3 illegali, dell'infima qualità (sulla carta) degli mp3, le discutibili trattazioni dei vari tipi di musica. Tutt'ora imperversano causando il peggioramento di quella musica, di quel rapporto che si aveva qualche decennio fa. Peggioramento di cui tutti si lamentano senza fare nulla per cambiare o migliorare.



(*) fonte: Audiophile Sound - rivista di alta fedeltà





Nessun commento:

Posta un commento